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Titolo

Piazza di Sonogno


Anno candidatura:
2017
Comune
Sonogno
Abitanti
87
Sezione
InComune
Il bisogno

La piazza di Sonogno era uno spazio poco definito, risultato dalle successive demolizioni di tre edifici e da una correzione del tracciato stradale; la sua pavimentazione era in asfalto e versava in cattive condizioni.

L'iniziativa:

È stata posata una nuova pavimentazione in pietra naturale ed è stata realizzata una sistemazione dello spazio pubblico relativo all’antico edificio “Museo” con la prosecuzione del livello del basamento (zoccolo) anche sul lato piazza. Il basamento prosegue, fino a congiungersi con il nuovo edificio “Museo degli Antichi Gesti”. Il basamento è anche una gradonata che collega lo spazio della piazza con quello tra i due edifici del complesso museale. Il progetto attrezza anche il restante perimetro della piazza con parallelepipedi (sedute) in granito, finitura “spazzolato”.

Il progetto della nuova piazza ha affrontato i seguenti temi:
Pavimentazione e sistemazione del suolo. La pavimentazione in asfalto è stata rimossa e sostituita da una nuova pavimentazione in pietra naturale ticinese (cubi in granito di Iragna, lastre posate a coltello di granito di Onsernone e Iragna, blocchetti di granito di Lodrino, cubi in pietra “rossa” cavata appositamente dal fiume Verzasca). La pavimentazione è posata secondo un disegno che definisce una nuova centralità, collegando i principali elementi dello spazio della piazza. L’uso di pietre di tre colori risponde alla volontà di integrare il nuovo intervento con il contesto e con i colori delle pietre degli edifici storici esistenti.
Il disegno della pavimentazione si compone di due cerchi concentrici. Il maggiore (diametro 17.50 m) collega i principali elementi della piazza: la nuova gradonata del museo, il prospetto del negozio di artigianato e le sedute che delimitano lo spazio verde sotto l’abete. Il cerchio maggiore accoglie e integra la geometria di posa della pavimentazione delle strade. Il cerchio minore ha un diametro di 5.80 m, come lo spazio libero tra gli edifici del museo; è interamente pavimentato con pietra naturale dal colore rosso (cubi 12x12 cm), cavata appositamente dal fiume Verzasca. I perimetri dei cerchi sono realizzati con lastre di 5x45 cm in granito grigio scuro e grigio chiaro alternate, posate a coltello e disposte a raggiera. Il resto della piazza è pavimentato con granito grigio chiaro (blocchi 12x14 cm, lunghezza a correre) come le vie del nucleo. Il perimetro della piazza è pavimentato con lastre di 50 cm di larghezza di granito grigio chiaro.
Arredo. Prima della realizzazione del progetto non era possibile sedersi in piazza. All’esterno del Museo esisteva già un basamento che è stato ampliato anche sul lato piazza per formare un nuovo zoccolo/gradonata in granito, collegando i due edifici del nuovo complesso museale (l’esistente “Museo di Val Verzasca” e il nuovo “Museo degli Antichi Gesti”) con lo spazio della piazza.
L’antica grande pietra angolare piatta (pioda) è stata mantenuta con una nuova collocazione e funge da snodo tra la parte antica del basamento e quella nuova. Sono inoltre state posate nuove sedute in granito lungo il perimetro della piazza. Con gli stessi elementi della pavimentazione è stata costruita una piccola struttura che accoglie il cestino per le cartacce.
Illuminazione. Il progetto ha previsto l’illuminazione uniforme della piazza a partire da un unico punto luce centrale sospeso su cavo d’acciaio. Sono inoltre stati posati nuovi candelabri in prossimità della strada.

Costo complessivo: 435'000.-. Tempi di realizzazione: 3 mesi

Risultati ottenuti:

  • Spazio pubblico in grado di attrarre persone da ogni luogo
  • Nuovi spazi dove ospitare manifestazioni
  • Zona pedonale accogliente e innovativa.

Persona di contatto:
Patà Renato (Sindaco)
Email:
info@sonogno.ch
Sito internet:

Titolo

Prevenzione e sensibilizzazione "canicola"


Anno candidatura:
2017
Comune
Bodio
Abitanti
1.05
Sezione
Partecipazione civile
Il bisogno

Sempre di più i cambiamenti climatici provocano un aumento della frequenza, dell'intensità e della durata dei periodi di canicola durante i mesi estivi creando problemi alle persone più a rischio.

L'iniziativa:

Il Municipio ha deciso, su invito del Gruppo operativo salute e ambiente cantonale, di intraprendere un'azione per ridurre i rischi sanitari per la popolazione, in particolare per le persone anziani fragili che vivono da sole al proprio domicilio, fornendo anche tutte le informazioni sulla rete di supporto alle persone anziane (Comune, samaritani, ATTE, Pro Senectute, Spitex).

In particolare abbiamo individuato i seguenti provvedimenti:
1. Disporre di un elenco di persone over 70 che vivono da sole (ca. 60 persone se si esclude chi ha la badante e chi risiede in una casa per anziani);
2. Ordinare i volantini da inviare/distribuire agli interessati a GOSA (già fatto);
3. Organizzare un mattino/pomeriggio informativo convocando tutte le persone over 70 che vivono da sole.
Lo scopo dell’incontro è di:
a. Sensibilizzare sul problema delle ondate di caldo e della canicola;
b. Consegnare il volantino, spiegandolo;
c. Fornire dei numeri di telefono in caso di necessità:
- 144 per malore/emergenze
- Cancelleria comunale per altre necessità (picchetto fuori orario);
d. Chiedere se nei giorni più caldi il Comune è autorizzato (tramite la cancelleria comunale o i samaritani) a prendere contatto (telefonicamente o direttamente al domicilio) per verificare se tutto va bene.
e. Chiedere se vi sono esigenze particolari per spesa/ecocentro/farmacia/ dottore.
f. Sentire da loro se vi sono particolari necessità;
g. Presentare una panoramica della rete di sostegno a persone anziane (centri diurni ATTE, Pro Senectute, pasti a domicilio, cure a domicilio spitex, servizio sociale samaritani, ecc.)
h. Garantire la riservatezza e il rispetto della sfera privata;
i. Offrire un rinfresco;

4. Contattare chi non può partecipare all’incontro se è comunque possibile avere un colloquio per fornire informazioni.

Persona di contatto:
Citino Maria Teresa (segretaria comunale)
Email:
mariateresa.citino@bodio.ch
Sito internet:

Titolo

Progetto BELLIDEA


Anno candidatura:
2017
Comune
Bellinzona
Abitanti
42
Sezione
Partecipazione civile
Il bisogno

Oggi il problema del traffico interessa in modo esteso il territorio di ogni città, come anche quella di Bellinzona. Il bisogno di spostamento è innegabile e necessario, ma le scelte personali su come lo effettuiamo influiscono direttamente sul traffico e quindi sull'impatto dello stesso nelle nostre città. Con l'espansione del territorio della nuova Bellinzona, visti il crescente interesse della popolazione verso la mobilità dolce e l'impegno assunto dalle autorità cittadine per costruire e migliorare la rete di percorsi e i servizi offerti alla popolazione, Bellinzona coglie la sfida di creare uno strumento innovativo (App) tramite una modalità partecipativa "bottom-up" per stimolare il cambiamento delle abitudini personali in ambito della mobilità urbana a favore di una mobilità più sostenibile.

L'iniziativa:

Creare una App che induca a modificare le proprie abitudini personali a favore di una mobilità più sostenibile, sfruttando meccanismi di gioco, premi e confronto sociale. Tutto ciò viene elaborato in un "laboratorio vivente" costituito da cittadini interessati accompagnati da esperti che elaborano la App e la testano affinché sia funzionale per la nuova Città di Bellinzona.

Grazie all’occasione del progetto europeo SmarterLabs, che ha consentito una collaborazione su questi temi con SUPSI e ProVelo Ticino, a fine 2016 Bellinzona ha lanciato il laboratorio Bellidea, invitando tutti i cittadini interessati a partecipare alle attività. L’Allegato 2 riporta il volantino e il comunicato stampa usati per promuovere il progetto. L’invito, esteso a chiunque vivesse o lavorasse sul territorio del Bellinzonese, è stato raccolto da una quarantina di cittadini.
Gli incontri del laboratorio si svolgono con cadenza mensile e sono cominciati nel mese di marzo 2017. Le attività sono guidate da SUPSI-ISAAC che offre la propria esperienza nella progettazione di App per smartphone e il supporto scientifico sul tema della mobilità sostenibile. Al laboratorio partecipa anche Provelo, l’associazione che promuove l’uso della bicicletta nella quotidianità e la responsabile dell’Ufficio mobilità del Comune di Bellinzona.
Sinora i partecipanti hanno sperimentato alcune App esistenti ed hanno contribuito a definire i contenuti e le funzionalità della nuova App Bellidea co-progettandone anche le schermate principali e il sistema di premiazione mediante punti e premi.
In particolare, è emersa l’idea di affiancare l’uso individuale dell’App con alcune attività “collettive”: periodicamente l’App lancerà un’azione detta “tuttinsieme” ossia un obiettivo di gruppo, sempre volto a promuovere scelte di mobilità più sostenibili, da raggiungere grazie alla partecipazione di tutti coloro che vi aderiscono. Se l’obiettivo sarà raggiunto, tutti i cittadini potranno beneficiare del premio connesso a quell’azione come, ad esempio, uno sconto sull’abbonamento Arcobaleno, più elevato rispetto a quello già offerto dalla Città.
Durante i mesi estivi gli incontri del laboratorio Bellidea sono sospesi, ma gli sviluppatori informatici professionisti sono al lavoro per tradurre le proposte di funzionalità e schermate sviluppate nel laboratorio in una App vera e propria. L’obiettivo è quella di testarla tra l’autunno e l’inverno con i partecipanti a Bellidea, per poi offrirla a tutta la cittadinanza nella primavera 2018.
Conclusa la progettazione dell’App, i partecipanti al laboratorio Bellidea saranno poi invitati ad un ultimo incontro nell’ambito del quale discutere delle difficoltà quotidiane che si incontrano quando si cerca di muoversi in modo più sostenibile. Le riflessioni e proposte che emergeranno daranno indicazioni per scenari futuri di mobilità nel Bellinzonese, da discutere in una tavola rotonda finale con i rappresentanti delle istituzioni e i principali portatori d’interesse locali.
Bellidea è dunque una sfida su più livelli:

• la co-creazione di un’App “dal basso”, ossia con un gruppo di cittadini senza particolari competenze informatiche che si ritrova insieme per discutere di mobilità e riflettere sui meccanismi di cambiamento delle proprie abitudini;

• il cambiamento delle scelte di mobilità individuali attraverso lo stimolo di un’App;

• la creazione di nuove pratiche e procedure partecipative a livello cittadino.


Per informazioni aggiuntive e documentazione specifica relativa a quanto prodotto durante gli incontri del laboratorio Bellidea, rimandiamo al sito web www.bellidea.ch, in particolare alle sezioni News e Documenti.

Persona di contatto:
Gallucci Fedon Lucia (Capo Ufficio mobilità)
Email:
pianificazione@bellinzona.ch
Sito internet:

Titolo

Revisione interna


Anno candidatura:
2017
Comune
Lugano
Abitanti
69.65
Sezione
InComune
Il bisogno

Nel contesto economico cantonale e con il progredire del Piano Cantonale delle Aggregazioni (PCA), si manifesta sempre più la necessità di disporre, in seno alle Amministrazioni locali, di un organo di controllo interno che possa supportare le responsabilità di controllo demandate per legge al Municipio.

L'iniziativa:

La Revisione interna nell'Amministrazione pubblica ha un ruolo di controllo, di valutazione e previsione dei processi di gestione (governance), e costituisce un elemento fondamentale di una solida struttura di conduzione del settore pubblico.

Il Servizio di Revisione interna è l'organo specialistico di controllo amministrativo interno del Comune. La Revisione interna assiste il Municipio e i Dicasteri nel perseguimento dei propri obiettivi tramite un approccio sistematico, finalizzato a valutare e migliorare i processi di controllo, di gestione dei rischi e di corporate governance.

La Revisione interna è un organo autonomo e indipendente e risponde direttamente al Municipio. L'autonomia e l'indipendenza si riferiscono alle facoltà di definire le modalità di programmazione e di conduzione dei controlli, senza specifiche direttive e influenze da parte dell'Esecutivo. Il campo d'azione si estende a tutta l'amministrazione comunale e - su richiesta del Municipio - può essere estesa a enti pubblici e privati ai quali il Comune delega un compito pubblico, concede aiuti finanziari o ai quali partecipa finanziariamente.

 La Revisione interna esamina e valuta le attività, verificando gli aspetti procedurali amministrativi e la loro regolarità. Esso si pone come obiettivo di prestare assistenza a tutti i componenti dell'Amministrazione per consentire loro di adempiere in modo efficace ed efficiente ai loro compiti; a tal fine esso fornisce loro analisi, valutazioni, raccomandazioni e qualificati commenti relativamente alle attività.

Le attività del servizio della Revisione interna si contraddistinguono in due differenti tipologie d'intervento:
• pianificata: le verifiche vengono eseguite secondo un programma annuale di lavoro. Di principio, su un periodo di medio termine (1 o 2 Legislature) e viene svolto almeno un controllo di tutte le entità e/o tematiche trasversali a più servizi secondo le priorità d'intervento stabilite da una precedente analisi dei rischi. Per questa serie di interventi viene trasmesso
un programma di lavoro al Municipio all'inizio di ogni anno civile, e alla Commissione della gestione, ritenuto l'assenso da parte dell'Esecutivo comunale;
• non pianificata: delle verifiche particolari possono essere attribuite alla Revisione interna dal Municipio a seguito di proprie necessità o, previo accordo municipale, per esigenze specifiche della Commissione della gestione del Consiglio comunale. Tali compiti devono tenere conto delle risorse a disposizione e dell'attività annuale pianificata.

Persona di contatto:
Giampiero Ceppi (Direttore)
Email:
giampiero.ceppi@lugano.ch
Sito internet:

Titolo

Riforma delle Commissioni di Quartiere


Anno candidatura:
2017
Comune
Lugano
Abitanti
68.387
Sezione
Partecipazione civile
Il bisogno

Dal 2004 al 2013 Lugano ha attuato tre processi aggregativi che hanno configurato l’attuale assetto cittadino: quasi 70'000 abitanti (da 24'000 abitanti a nona Città svizzera per numero di abitanti) e una estensione territoriale che la situa al secondo posto tra le città elvetiche. Non c’è dubbio che le aggregazioni comunali abbiano costituito complessivamente un cambiamento importante per la popolazione: un nuovo territorio, una diversa configurazione istituzionale, mutati punti di riferimento per la popolazione, nuove modalità di rapportarsi verso una realtà altrettanto mutata in modo significativo. Ogni cambiamento è accompagnato da difficoltà di adattamento, da resistenze psicologiche e culturali verso ciò che trascende realtà conosciute e abitudini consolidate e, in definitiva, produce più facilmente atteggiamenti di chiusura piuttosto che di apertura.

  • Il progetto di aggregazione attuato dal 2004 è stato verosimilmente mosso da interessi contingenti (riduzione del moltiplicatore d’imposta, incremento degli investimenti, estensione dei servizi cittadini), più che da un reale slancio ideale e da una progettualità condivisa. Ne conseguono:
  • una forte difficoltà di lettura del territorio in una visione più ampia rispetto a quella definita dai precedenti confini comunali
  • il perdurare di una forte identità comunale, che impedisce ad alcuni Quartieri, in particolare quelli di più recente aggregazione, di sentirsi parte di una nuova entità
  • il campanilismo, che rende difficile prospettare sinergie fra i diversi territori, anche di quelli contigui, che invece sarebbero molto utili perché consentirebbe di ottimizzare le risorse e di promuovere maggiori iniziative a favore della popolazione
  • l’allentamento del senso di appartenenza dei cittadini

Per quanto premesso il Municipio di Lugano ha promosso un progetto di riforma delle Commissioni di Quartiere.

L'iniziativa:

Un primo momento di riflessione è stato condotto da un gruppo operativo ad hoc con l’Ufficio Quartieri.
Esso ha proposto le seguenti misure, articolate in due fasi.

Nella prima fase (2014-aprile 2016) ha suggerito di:

• ridurre il numero di membri delle Commissioni di quartiere:
- 5 membri per quartieri fino a 5000 abitanti
- 7 membri per quartieri più grandi
Questo avrebbe ridotto i membri previsti (inclusi i 4 nuovi quartieri) da 143 a 119.
Nelle scorse Legislature i partiti avevano riscontrato oggettive difficoltà nel trovare i membri, motivo per il quale una riduzione era auspicata.

• prevedere un massimo di 4 incontri all’anno (incontro trimestrale) o un massimo di 3 incontri (incontro quadrimestrale) allo scopo di rendere gli incontri più interessanti e completi dal profilo delle trattande, da una parte, e, dall’altra parte, di limitare la spesa generata dai gettoni di presenza.

Nella seconda fase, che dovrebbe coincidere con l’inizio della futura legislatura, vengono rinviate tutte le possibili modifiche di impostazione e/o di dettaglio, quali:
- il trasferimento degli eventi di quartiere al Dicastero Turismo in modo da garantire un maggior coordinamento delle iniziative sul territorio;
- il mantenimento del servizio delle segnalazioni dei cittadini;
- il passaggio allo statuto di volontari dei membri delle commissioni;
- l’eventuale passaggio ad altri modelli attuativi.


Qualsiasi modifica dell’attuale impostazione presuppone un emendamento del regolamento comunale (il cui iter si conclude con l’approvazione del Consiglio comunale).
Pertanto nell’ambito della corrente legislatura è ipotizzabile, in una logica di risparmio, unicamente la riduzione del numero delle sedute delle Commissioni.

Persona di contatto:
Cao Luca (Direttore)
Email:
quartieri@lugano.ch
Sito internet:
Titolo

Risanamento illuminazione pubblica


Anno candidatura:
2017
Comune
Sorengo
Abitanti
1.9
Sezione
Partecipazione civile
Il bisogno

Data la vetustà dell'impianto d’illuminazione pubblica, con tecnologia obsoleta ai vapori di mercurio, il Comune di Sorengo ha optato per una scelta ecologicamente oculata realizzando un progetto d’illuminazione pubblica a LED con gestione intelligente.
Grazie alle sue caratteristiche, l’installazione ha potuto partecipare al concorso di ProKilowatt per l’assegnazione di un sussidio promosso dall’Ufficio federale dell’energia (UFE).
L’obiettivo del progetto è stato il risanamento di 220 vecchie armature su tutto il comprensorio comunale sostituendole con impianti a LED di nuova generazione dotate di un sistema di telegestione.

Per questo particolare tipo d’installazione è stata realizzata un’infrastruttura dedicata dando la possibilità di sviluppare una rete di comunicazione per la gestione intelligente. L’intero impianto è gestito da un software con piattaforma protetta e accessibile attraverso la rete internet.
Il vantaggio di un impianto telegestito, oltre a quello di poter accedere a distanza su di ogni singolo punto luce, è la possibilità di regolare l’intensità luminosa in base alle fasce orarie e in funzione del passaggio di veicoli. È così possibile adattare e ridurre il flusso luminoso a dipendenza della necessità beneficiando di un risparmio energetico che va dal 40 al 60%.

Tale progetto ha potuto beneficiare del fondo FER e ha pure concorso all'asta ProKilowatt aggiudicandosi un importante sussidio.

Questo impianto LED è uno dei tanti progetti promossi dal Comune di Sorengo a favore del consumo energetico sostenibile in linea con la scelta d’adesione all'ente Città dell'energia. Entro il 2018 il Municipio di Sorengo ha l’obiettivo di certificarsi e dunque avere il riconoscimento concreto del lavoro svolto.
Il nuovo impianto è altresì parte integrante delle misure contenute nel Piano Energetico Comunale (PECo), documento quest’ultimo che è stato adottato dall’esecutivo comunale nel mese di settembre 2017 e che ha determinato e determinerà una chiara scelta della politica energetica Sorenghese.

L'iniziativa:

Il Comune di Sorengo ha promosso, in modo particolare negli ultimi anni, vari progetti legati all’ambiente tra cui, per citarne alcuni, il progetto “Meglio a piedi” per la promozione della mobilità lenta e sostenibile sul percorso casa-scuola; l’implementazione della telegestione per gli impianti di riscaldamento degli edifici comunali per ottimizzarne il funzionamento con una conseguente riduzione dei consumi energetici; il risanamento energetico degli edifici comunali come per esempio il Chiosetto, ristrutturato con standard Minergie; il sussidio per l’acquisto di biciclette elettriche; l’installazione di un sistema di rilevamento per l’Acquedotto che consente di individuare con precisione e in tempi brevi eventuali rotture dell’impianto limitando così le perdite d’acqua potabile e l’apertura presso la Cancelleria comunale del “Punto energia”, un servizio di informazione volto ad incentivare il risparmio energetico e lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili.

L’adozione in settembre del Piano Energetico Comunale, detto PECo, è un altro importante tassello della politica energetica intrapresa che porterà il Comune alla certificazione di Città energia entro la fine del 2018. Il PECO si compone di una prima parte di analisi della situazione attuale dei consumi energetici locali e della produzione locale da fonti rinnovabili con l’elaborazione del Bilancio Energetico Comunale (BILECO) e di una seconda parte di definizione delle azioni da intraprendere nello sviluppo delle fonti rinnovabili, nella sensibilizzazione degli utenti all’uso razionale dell’energia e nell’adeguamento della programmazione del territorio al principio del consumo razionale e sostenibile delle risorse energetiche.

Il progetto della nuova illuminazione pubblica si inserisce in questo quadro e alla volontà di uniformarsi alle direttive nazionali e internazionali che portano avanti l’imperativo del risparmio energetico e per cui il settore pubblico può per primo farsi promotore.
Grazie alla consulenza e collaborazione delle Aziende Industriali di Lugano (AIL), il Comune può oggi vantare su tutto il comprensorio un’illuminazione pubblica con impianti a LED di nuova generazione e l’implementazione di un sistema di telegestione.

Sabato 28 ottobre 2017 presso l’atrio delle Scuole elementari, il Comune di Sorengo ha inaugurato, in concomitanza con l’Energy Day, la nuova illuminazione pubblica a LED con gestione intelligente.
Ai discorsi ufficiali è seguito un breve gioco di luci per dimostrare le potenzialità della gestione intelligente, in seguito il Comune ha offerto alla popolazione e agli ospiti un rinfresco sostenibile con i prodotti del territorio, uno spazio informativo e l’intrattenimento con TicinoEnergia con momenti di gioco e spunti di riflessione per grandi e piccoli: l’evento infatti vuole essere anche occasione di sensibilizzazione al tema del risparmio energetico in generale.

Persona di contatto:
Boisco Gastone (Tecnico comunale)
Email:
info@sorengo.ch
Sito internet:

Titolo

Smart H2O


Anno candidatura:
2017
Comune
Terre di Pedemonte
Abitanti
2.6
Sezione
Partecipazione civile
Il bisogno

SmartH2O è un progetto di ricerca internazionale cofinanziato dalla Commissione Europea, guidato dalla SUPSI, svolto in collaborazione con la Società Elettrica Sopracenerina SA (SES) e realizzato presso l’Azienda Acqua Potabile di Terre di Pedemonte, oltre che a Valencia in Spagna. L’obiettivo del progetto è lo studio di come l’uso parsimonioso e ragionato dell’acqua possa essere stimolato mediante informazioni attuali sul consumo ottenute dai contatori intelligenti (smart meters) veicolate anche grazie a giochi interattivi per massimizzare il coinvolgimento degli utenti. Nel comprensorio di Tegna e in parte in quello di Verscio sono stati installati, a partire dall’autunno 2014, circa 400 contatori dell’acqua e altrettanti contatori elettrici
di tipo intelligente (“smart meter”) che raccolgono e trasmettono ai ricercatori i dati, in forma anonima, necessari per il progetto.

L'iniziativa:

La SES ha provveduto negli scorsi anni a sostituire i contatori dell’energia elettrica, con contatori di nuova generazione che permettono una lettura a distanza dei dati relativi all’utenza.
In parallelo l’Azienda Acqua Potabile (AAP) del comune di Terre di Pedemonte ha sostituito, sul comprensorio di Tegna, i contatori dell’acqua potabile con contatori smart che tramite collegamento wireless possono trasmettere i propri dati al contatore dell’energia elettrica di SES, il quale a sua volta trasmette sia i dati di consumo orari dell’acqua che dell’energia elettrica ad un server centrale.
La parte innovativa del progetto consiste però nella piattaforma informatica sviluppata nell’ambito del progetto SmartH2O. Gli utenti possono accedere tramite smart phone o computer ad una applicazione software che permette di visualizzare il proprio profilo di consumo, a diversi livelli di risulzione: da un consumo aggregato mensile, fino al consumo orario di un specifico giorno, il tutto confrontato con la media del consumo degli altri utenti.
Diversi studi hanno evidenziato che solo mostrare questa semplice informazione è già un potente stimolo al risparmio. SmartH2O ha però aggiunto un ulteriore livello di coinvolgimento grazie alla “gamification” (ludicizzazione) del consumo idrico, cioè utilizzando elementi tipici dei giochi per creare una competizione mirata al risparmio di acqua. Grazie alla app, un utente può impostare un livello di consumo a cui ambire; se questo livello viene raggiunto in base ai
dati misurati dallo smart meter, l’utente riceve dei punti che permettono di salire in delle speciali classifiche e inoltre si possono ottenere dei premi concreti, come doccette a risparmio energetico e riduttori di flusso e anche “Drop”: un gioco da tavolo studiato appositamente dal progetto SmartH2O per sensibilizzare famiglie e bambini ad un uso parsimonioso dell’acqua.
Dalle prime analisi dei dati si è potuta riscontrare una riduzione dei consumi dal 10 al 20% fra gli utenti che si sono iscritti alla piattaforma e ne hanno fatto regolarmente uso, rispettivamente chi non ha partecipato al progetto ha mantenuto i suoi consumi costanti. La piattaforma SmartH2O quindi si è rivelata essere uno strumento utiole nelle mani dell’Azienda Acqua Potabile, non solo per sensibilizzare ad un consumo più responsabile, ma anche per capire meglio l’andamento dei consumi di acqua nei diversi periodi dell’anno e quindi per studiare politiche più efficaci per la gestione della rete idrica.

Persona di contatto:
Giotto Gobbi (Capodicastero AAP)
Email:
info@pedemonte.ch
Sito internet:

Titolo

Tieni pulita la tua città


Anno candidatura:
2017
Comune
Lugano
Abitanti
69
Sezione
Partecipazione civile
Il bisogno

Come tutti i centri urbani, anche la città di Lugano, da anni, si trova confrontata con il problema del littering, cioè della spazzatura buttata con noncuranza per strada o nei parchi al di fuori degli appositi cestini. Nel 2014 la Città si è munita di un’ordinanza municipale che affronta il tema dal profilo giuridico, accompagnata annualmente da campagne di sensibilizzazione e dalle due giornate di Clean up day*.
Le prime campagne della Città ponevano, in primo piano, il tema dei danni all’ambiente, fiduciosi che la presa di coscienza delle conseguenze di un gesto banale come l’abbandono di un mozzicone avrebbero indotto, piano piano, a un cambiamento di comportamento. Ma questi cambiamenti sono molto lenti e i risultati difficili da misurare in termini di littering prodotto, in quanto la nettezza urbana, nella raccolta, non distingue il littering dai rifiuti solidi urbani. Inoltre, il rischio di queste campagne “informative” è quello di andare a toccare soprattutto chi è già sensibile al tema e di lasciare impassibili i veri autori degli atti di littering.

Un’ulteriore complessità, che rende difficile l’elaborazione di un messaggio efficace, è data proprio dall’ampiezza del target. Mentre il littering del weekend è provocato principalmente dai giovani che fanno festa abbandonando lattine e bottiglie, per mozziconi e contenitori del pranzo in settimana dobbiamo ampliare il target e coinvolgere anche i professionisti, adulti, oltre i 50 anni.

Nel 2016 si è deciso di provare a cambiare approccio e di affrontare il tema su di un piano più vasto, ridimensionando il ruolo dell’informazione in questi comportamenti devianti. Quanti fumatori, ad esempio, gettano i mozziconi per strada? Li gettano perché non sanno che sono dannosi? Se quella consapevolezza fosse saliente, allora non solo non avremmo mozziconi fuori dai posacenere, ma più in generale avremmo molto meno fumatori al mondo. Se non è l’ignoranza, cosa induce allora al comportamento che provoca il littering? Non è forse una forma di dissociazione, di alienazione dall’ambiente in cui viviamo, che non percepiamo come “nostro”, con l’aggravante che, avendo una nettezza urbana molto solerte, il littering spesso non si vede, dunque il problema viene rimosso. Di fatto non gettiamo rifiuti per terra a casa nostra, dunque perché farlo negli spazi pubblici?

Se l’informazione non è l’elemento discriminante, l’informazione non è neppure la soluzione. Tenendo questa ipotesi per buona, allora alla dimensione informativa delle campagne contro il littering - dimensione che comunque è dovuta - possiamo abbinare una dimensione civica e, badando a non avere accenti punitivi e moralistici, proporre una campagna che stimoli il senso di appartenenza, l’affetto, la protezione e la cura per la città, perché se ami la tua città la tratti bene. Come stimolare questi nobili sentimenti? Con una creatura piccola, che a vederla non si può che voler bene, è tanto piccola da vivere la città all’altezza dei nostri piedi, vede tutto quello che gettiamo per terra e lo vede più grande e più invadente, perché inevitabilmente sui nostri rifiuti ci mette le zampette e il musetto: il cagnolino Cedro.

* Nel 2014 la Città ha vinto il premio IGSU (Gruppo di interesse per un ambiente pulito) come miglior organizzazione di Clean up day a livello svizzero e, di recente, grazie alla campagna 2016, ha ottenuto il label Città contro il littering.

L'iniziativa:

I supporti di comunicazione

Il supporto di comunicazione principale della campagna è un video che, in 25 secondi, racconta la storia del cagnolino. Cedro vive a Viganello e ogni giorno attraversa trotterellando la città e incontra tutto quello che lasciamo in giro. Senza colpevolizzare nessuno, nei suoi percorsi quotidiani, Cedro ci mostra quello che facciamo e nascondiamo alla nostra coscienza. Ma è così simpatico che non possiamo volergliene. Lo spot conclude con il claim, in continuità con la campagna 2015, “Tieni pulita la città”. Il video è uscito in prima serata su RSI LA1, a maggio 2016 per due settimane e a settembre 2016, in concomitanza con il Clean up day, per altre due settimane totalizzando 84 passaggi. Su Teleticino è uscito invece da fine maggio fino alla terza settimana di giugno per un totale di 120 passaggi.
Ma il video è uscito anche sulla pagina facebook delle campagne antilittering della Città di Lugano che da “Tieni pulita la città” è diventata “Tieni pulita la città. Il diario di Cedro”. Per 6 mesi la pagina era il vero e proprio diario del cagnolino. Ogni giorno, con qualche eccezione, è stato prodotto almeno un post con testi, fotografie o video. Tutte le attività organizzate durante la campagna, grazie a facebook hanno avuto una buona eco con costi limitati. La campagna era veicolata anche da manifesti che ritraevano diverse sequenze dei percorsi urbani di Cedro alle prese con il littering, corredate da informazioni sui tempi di decomposizione dei rifiuti, sulle multe e marchiati dal claim “Tieni pulita la città”.

Perché lo spot tv

Il fatto di scegliere quale veicolo principale della campagna un prodotto costoso come lo spot televisivo è dovuto alla particolarità del problema del littering, che non è limitato a una fascia d’età (giovane) o a un luogo geografico. Il littering è tanto causato da chi vive in un luogo quanto da chi lo frequenta. Lo spot televisivo era dunque il supporto di comunicazione che assicurava la maggior penetrazione del messaggio.

Partner

Su proposta dell’ACR (Azienda cantonale rifiuti) e in linea con il target della campagna, abbiamo offerto la possibilità di partecipare anche agli altri grandi comuni ticinesi affetti indiscriminatamente dallo stesso problema di littering, chiedendo loro una piccola quota di partecipazione. Locarno, Bellinzona e Chiasso hanno aderito da subito, Mendrisio a settembre. Per i partner della campagna abbiamo confezionato manifesti personalizzati, tutti con lo stesso impianto grafico, ma con fotografie diverse, ritratte nella loro città, allegramente attraversata dallo scodinzolare del cagnolino Cedro. Oltre ai manifesti, anche il video e Il diario di Cedro (facebook) erano firmati da tutti i partner, compresa l’ACR e il Consorzio Valle del Cassarate e golfo di Lugano.

IGSU e Clean up day

Cedro ha anche accompagnato gli ambasciatori IGSU (Gruppo di interesse per l’ambiente, che promuove tra l’altro anche il Clean up day) che, a inizio giugno, sono venuti a Lugano per azioni di sensibilizzazione. La campagna di Cedro si è conclusa ottobre e avuto tra i momenti salienti l’annuale clean up day, a cui hanno aderito un’ottantina di volontari tra persone private, allievi del Liceo di Lugano, della Scuola speciale e della Franklin University, aziende private, WWF Ticino, il Consorzio Valle del Cassarate e golfo di Lugano, i Verdi e Cedro. Per l’evento, ai volontari sono state donate delle magliette e dei sacchetti di tela con quello che è diventato il claim conclusivo della campagna: io sto con Cedro.

La nettezza urbana, il tema correlato alla campagna

Siccome la campagna faceva leva sul ritrovato amore verso la propria città, uno dei temi importanti, riconoscibile parzialmente anche nello spot, era la riscoperta del lavoro della nettezza urbana, lavoro fondamentale, che viene dato purtroppo per scontato. Ad esso abbiamo dedicato molti post del diario di Cedro. Tra le molte foto scattate, abbiamo realizzato un intero reportage sulla raccolta dei rifiuti sulla costa di Caprino. Per l’occasione abbiamo seguito il lavoro degli operatori dalle 4.30 di mattino in avanti, li abbiamo accompagnati in barca nella raccolta dei sacchi e abbiamo seguito la spazzatura nei molti passaggi, dalla raccolta separata negli ecocentri fino ad arrivare alla centrale di consegna dei rifiuti solidi urbani di Bioggio. Un reportage è stato dedicato anche alla prima spazzina donna della Città di Lugano, Fedora, che abbiamo seguito con Cedro nella sua giornata tipo, che inizia all’alba in centrale e continua instancabile attraverso la città. Sempre con la nettezza urbana, a giugno abbiamo monitorato, ovviamente in compagnia di Cedro, i due giorni di “sciopero sperimentale” della raccolta rifiuti in città per valutare l’entità del problema del littering.

Risultati

La campagna ha avuto un ottimo riscontro mediatico, le vicende di Cedro hanno trovato spazio su tutti i quotidiani, addirittura Cedro è entrato nella vignetta di Ticino7. Il Quotidiano (RSI LA 1) ha realizzato un servizio speciale dedicato alla campagna a giugno e, a settembre, ha ripreso l’impegno del cagnolino (e dei volontari) per il Clean up day. Falò (sempre su RSI LA 1) ha realizzato un approfondimento, nei due giorni di “sciopero sperimentale” della nettezza urbana, sul tema del littering con un focus su Lugano. Su RSI LA1 lo spot ha avuto un successo insperato: ha ottenuto 2’216’353 contatti, ha raggiunto cioè 11.1 volte 199’671,441 persone su di un target calcolato di 300’155 (tra le persone dai 15 anni in avanti). Abbiamo dunque conquistato il 66.7% del target. Il nostro GRP (Gross Rating Point), cioè l’indice di pressione pubblicitaria dello spot, definito dal rapporto percentuale tra persone raggiunte e frequenza del messaggio, a maggio era pari a 165 e a settembre a 203 (per una campagna ordinaria, in media, secondo Admeria, l’indice sarebbe di 80). La pagina facebook “Tieni pulita la città”, divenendo “il diario di Cedro” è passata da un centinaio di amici a 1’403 in 6 mesi. I post con maggior successo hanno ottenuto 7’788 visualizzazioni, hanno raggiunto 3’789 persone con 161 condivisioni. Sempre su facebook, il video ha ottenuto 10’000 visualizzazioni, ha raggiunto 24’253 persone ed è stato condiviso 160 volte.

Autori

La campagna è stata concepita e seguita dall’Ufficio comunicazione della Città di Lugano (Divisione comunicazione e relazioni istituzionali): Ilaria Bignasci, Eleonora Bourgoin e Cecilia Waldvogel. In collaborazione con Sabrina Montiglia, fotografa e padroncina di Cedro, e con la regista Aline D’Auria.

Costi

Totale costi arrotondati sei mesi di campagna: CHF 72’900, così suddivisi:

  • CHF 10’900 video
  • CHF 6’000 fotografia
  • CHF 6’500 grafica
  • CHF 1’500 stampa
  • CHF 48’000 spazio pubblicitario tv
  • CHF 0 affissioni (la Città di Lugano ha un accordo con APG-SGA, per cui può usufruire gratuitamente di un certo numero di affissioni all’anno)

Contributi dai partner: CHF 10’400

I costi della campagna sono molto limitati, considerando l’estensione del progetto su sei mesi. Abbiamo lanciato la campagna con un media costoso ma capace di darci grande penetrazione (lo spot TV) e abbiamo sfruttato al massimo la forza propulsiva del lancio utilizzando un mezzo di comunicazione a costo molto basso: facebook.

Spot antilittering: 

 

Persona di contatto:
Bourgoin Eleonora (Responsabile ufficio comunicazione)
Email:
cancelleria@lugano.ch
Sito internet:
Titolo

Time Report Squadre esterne UTCM


Anno candidatura:
2017
Comune
Mendrisio
Abitanti
15.704
Sezione
InComune
Il bisogno

Il progetto nasce dal bisogno di conoscere e monitorare per informare sulle attività (commesse) svolte dagli operai delle squadre esterne dell'UTCM. Si vuole avere un quadro generale sulle mansioni espletate dagli operai, nei vari quartieri, per i singoli oggetti e luoghi, nonché l'utilizzo di macchinari ed attrezzature. Avere un controllo specifico sulle singole commesse ed un controllo delle ore lavorate, dei permessi richiesti (ferie, malattia, infortuni, etc.). Il sistema permette anche di gestire il calcolo delle ore straordinarie lavorate, delle indennità riconosciute e delle ore lavorate per procedere alla relativa retribuzione.

L'iniziativa:

L’applicativo Time Report touch screen consente la registrazione e il monitoraggio delle ore lavorate dalle squadre esterne dell’Ufficio tecnico cittadino.
Dal 1° ottobre 2015 sono stati installati 7 monitor touch screen, sui quali gli operai hanno
iniziato, a scaglioni, a registrare le ore/lavoro giornaliere prestate. Nel dettaglio, sono stati forniti 5 monitor ai magazzini comunali di Penate, 1 alla scuola elementare di Arzo per i collaboratori della montagna e 1 al magazzino di Ligornetto per i collaboratori del quartiere.

Con la nuova versione del sistema Time Report in funzione dal 1° gennaio 2017, tutte le
informazioni confluiscono in una banca dati (applicativo TotalGest) che permette di
estrapolare statistiche  e informazioni varie, come ad esempio:
• Il profilo delle attività con tutte le commesse di ogni singolo collaboratore, utile per la
gestione delle qualifiche e dell’aggiornamento delle descrizioni del posto di lavoro;
• Il profilo delle attività delle singole squadre, utile per valutare l’impatto effettivo ad
esempio di una riorganizzazione del lavoro con la stesura di una programmazione mirata
con particolare riferimento ad attività di gestione corrente stagionali, o di nuove esigenze;
• Ventilare i costi dell’UTC, ad esempio nelle varie infrastrutture attribuite ad altri dicasteri,
nei singoli edifici, nelle singole infrastrutture e nelle varie voci di bilancio;
• Valutare le ore complessive lavorate in determinati luoghi o per determinati tipi di lavoro,
eventi o manifestazioni, e da chi sono state svolte ad esempio i controlli per la sicurezza;
• Dal 1° gennaio si può estrarre anche il numero e la durata delle commesse, riferite a singoli
collaboratori o a luoghi o strutture specifici, nei diversi quartieri ecc.
Le informazioni raccolte tramite la piattaforma Time Report sono poi trasferite nel sistema
TotalGest, dove avviene la gestione dei saldi, degli stipendi, delle malattie, delle vacanze, dei
recuperi, dei permessi, ecc.
Il sistema Time Report ha registrato nel 2014 commesse per un totale di 101’802.3 ore
lavorate, pari a una media mensile di 8’483.5 ore. Nel 2015 il totale delle commesse è stato di
101’587.76 ore con una media mensile di 8’465.65 ore. Il totale delle commesse registrate è
aumentato, in linea con la previsione semestrale, sino a raggiungere nel 2016 ben 109’062.14
ore, con una media mensile di 9’088.51.

Persona di contatto:
Briccola Mario (ViceDirettore)
Email:
cancelleria@mendrisio.ch
Sito internet:

Titolo

Valorizziamo la bellezza del nostro territorio


Anno candidatura:
2017
Comune
Minusio
Abitanti
7.351
Sezione
InComune
Il bisogno

Il Municipio, per tramite del proprio Ufficio tecnico, desidera sensibilizzare la propria popolazione su temi che contribuiscono in primo luogo a esaltare la bellezza del nostro territorio e il verde in generale.
Questo obiettivo lo si vuole raggiungere coinvolgendo in prima persona i propri cittadini invitandoli a partecipare al concorso "Alla riscoperta del sottopasso perduto" oppure andando alla riscoperta di aforismi di personaggi famosi sui temi ambientali affissi in una speciale cartellonistica studiata appositamente a questo scopo grazie alla "Campagna d'informazione e educazione ambientale".

L'iniziativa:

a) Concorso d'idee Piazza S. Rocco, Alla riscoperta del sottopasso perduto

Il sottopasso Piazza S. Rocco è stato realizzato attorno agli anni '70 per salvaguardare la sicurezza dei pedoni a fronte del crescente traffico veicolare lungo la strada cantonale Via S. Gottardo.
Nel passaggio pedonale protetto trovano oggi spazio dei servizi igienici, un piccolo deposito e delle vetrine illuminate, un tempo ad uso dei commercianti o Associazioni del Comune, ma poi abbandonati per l'assenza quasi totale di utenti.

Se un tempo il sottopasso era ben utilizzato come alternativa di attraversamento della strada cantonale, negli ultimi anni questo percorso è sempre meno attrattivo. Fanno eccezione, ma comunque in numero molto ridotto, gente anziana, mamme con i passeggini o bambini.
Nel corso degli anni il Comune ha promosso importanti progetti di riqualifica e arredo urbano. Prossimamente sono previste altrettante opere di valorizzazione dello spazio pubblico come la sistemazione del vicino giardino Dazio e della Piazza Losanna con annessi vicoli. Un altro sottopasso che potrebbe allo stesso modo essere un domani oggetto di altrettanto interesse dista a un centinaio di metri verso est.
In questo contesto,  il Municipio ha lanciato un concorso per raccogliere idee, spunti o proposte di destinazione per abbellire questo spazio e far si che questo luogo venga visitato e utilizzato.
Il concorso è anche finalizzato a coinvolgere la popolazione, a rafforzare il senso di appartenenza alla realtà comunale, a promuovere e a valorizzare lo spazio comune. 
Le proposte devono essere principalmente funzionali: quali attività proporre per ridare vita a questo spazio? In che modo s'intende trasformare lo spazio sulla base di quanto proposto?
L'area d'interesse, oltre al sottopasso, comprende anche le rispettive rampe e scale di accesso laterali.
Il Municipio premierà l'idea che meglio risponde ai suoi obiettivi iniziali, quali l'attrattività del sottopasso come opera di rivalorizzazione dello spazio pubblico, tenuto conto della sua originalità e fattibilità realizzativa in senso anche economico.
Non ci sono particolari criteri di idoneità per partecipare al concorso, che quindi è aperto a tutti.

b) Campagna d'informazione e educazione ambientale


Alcuni mesi fa una ditta della regione ci ha chiesto di pubblicizzare la propria azienda sfruttando una delle aiuole del Comune.
Preso spunto da questa richiesta, l'occasione ci ha fatto riflettere sull'importanza di valorizzare il lavoro della nostra squadra comunale, in questo caso della squadra giardinieri, e degli spazi verdi comunali in generale (v. aiuole, parchi, rotonde, ecc.). Ecco quindi che abbiamo creato di nostro pugno una cartellonistica denominata "Campagna d'informazione e educazione ambientale" volta a informare e sensibilizzare la popolazione sugli aspetti ambientali e sul rispetto del lavoro dell'Ente pubblico. Sotto quest'ultimo aspetto rientra anche il tema del buon comportamento in ambito di deiezioni canili.
Un'apposita cartellonistica, ognuna con un proprio aforisma sul tema della natura e l'ambiente in generale, arrederà le numerose aiuole e parchi più rappresentativi del Comune. Il piedistallo è stato progettato dall'Ufficio tecnico e realizzato dal fabbro comunale.
Ogni cartello propone un proprio aforisma sul tema dell'ambiente. Frasi di noti personaggi si abbinano in effetti perfettamente al nostro scopo.
Il tema della promozione e valorizzazione della biodiversità si aggiunge a questa campagna di informazione ambientale. Esempi di questa sensibilità li troviamo lungo la nota e frequentatissima passeggiata pubblica di Via alla Riva e al parco Campidoglio.
Un invito a tutti a voler andare alla scoperta di questi messaggi che valorizzano il nostro territorio. Prossimamente un'apposita cartina sarà pubblicata sul nostro sito.


Persona di contatto:
Mas Giorgio (Capo tecnico)
Email:
ufficiotecnico@minusio.ch
Sito internet:

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