UN CUORE AVVOLTO NEL BUIO
3.
Dopo la scuola Chiara si recò pimpante verso il Museo cantonale di storia naturale e percorse un sentiero lungo il fiume Cassarate. Come sempre si guardava attorno curiosa e attenta. All’improvviso sentì un sibilo e un piccione che becchettava su un muretto sparì. La ragazzina trattenne il fiato, turbata. Subito dopo sparirono dieci formiche, una dopo l’altra, come se un invisibile aspirapolvere fosse passato di lì. Chiara non credeva ai suoi occhi e si sedette su una panchina. Per tranquillizzarsi prese un panino al prosciutto dallo zaino e lo mangiò, poi gustò una squisita e dolce mela. Alla fine estrasse un succo d’arancia e iniziò a sorseggiarlo mentre guardava il Cassarate. Un pesce nuotò in superficie e sparì. La stessa fine fece un germano. Chiara deglutì e con spavento si accorse che l’acqua non scorreva più.
Agitata, si rivolse a una donna che stava passando in quel momento:
- L’acqua non scorre. Lo vede anche lei?-
La signora, convinta che la ragazzina volesse prenderla in giro, storse il naso e replicò in modo piuttosto scortese: - L’acqua scorre come il solito – e se ne andò con il suo cane.